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The Maiden who Travels the Planet, [Traduzione Ita]

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Clerith
view post Posted on 26/4/2009, 18:39




Questa storia è uno dei romanzi ufficiali di Final Fantasy VII, più nel preciso il romanzo che tratta la storia di Aerith.
Quella che segue è una mia traduzione dall'inglese, il testo originale in inglese lo potete trovare QUI.
Questa traduzione è su richiesta di Sely-chan, spero non sia troppo pessima mia cara, ma ti dirò è più difficile di quanto pensavo.
Bando alle ciance posto intanto il Prologo, sono in totale 8 capitoli prologo compreso, aggiornerò di volta in volta sperando di non metterci troppo ^_-
Buona lettura.





The Maiden who Travels the Planet

Prologo


Sott'acqua...

Aerith stava affondando. La bugia nell'espressione distesa come se stesse dormendo, affondava silenziosamente nel freddo e tranquillo lago. La rete di luce sparsa nelle increspature della superficie danzavano sopra il suo corpo senza vita. Era come se cercasse di trattenerla.

Il suo dolce viso non avrebbe più avuto quelle espressioni piene di vita. Il sentimento di gioia e divertimento che si diffondeva su tutti quelli intorno a lei, la rabbia che aveva verso la debolezza, e le lacrime senza fine che aveva nel dolore... Nessuno di questi sarebbe riapparso di nuovo.

Il suo corpo sarebbe stato silenzioso per sempre.

Comunque, questo non significava la fine di Aerith. Lei stava guardando. Non guardava attraverso i suoi meravigliosi occhi verdi ma attraverso la sua anima... Guardava dentro un corpo riempito dall'energia della vita, mentre si sovrapponeva al suo corpo fisico. Guardava mentre la superfice del lago si allontanava. Guardava mentre una forma umana la osservava da un altro mondo nebbioso (il mondo dove le cose erano vive era un altro mondo per lei). Guardava il viso di Cloud che appariva come se il suo cuore stesse per crollare dalla tristezza di averla persa, la rabbia e l'odio che aveva perchè lei era stata portata via.

“Non biasimare te stesso. Non c'è niente per cui preoccuparti ancora. Andrà tutto bene anche se Meteor cadrà. Non lasciarti trascinare giù da quei sentimenti. Pensa solo a come puoi essere te stesso.”

Provò a dirglielo ma le sue labbra non si muovevano. Non c'era nessuna magia che le permetteva di far giungere i suoi pensieri a Cloud attraverso il suo corpo spirituale mentre Cloud scompariva velocemente nella distanza. La luce che scintillava sulla superfice del lago diventava debole e distante mentre lei affondava. Caddè nelle profonditò delle rovine dei Cetra, la Forgotten City. Aerith, l'ultima sopravvissuta dei Cetra aveva compiuto la sua missione per proteggere il pianeta. Il luogo finale che doveva raggiungere non aveva limiti non importava dove sarebbe andata...




Capitolo 1

Si. Non era importante dove sarebbe andata.

Aveva già raggiunto il fonadale del lago. Ma ancora adesso Aerith continuava ad affondare.

Il suo corpo fisico dopo molti anni senza vita era trattenuto nelle profondità subacquee, coperto di piantagioni che erano come polvere di neve. Simbolo di come lei orma era divisa dai suoi corti ventun'anni di vita per l'eternità. Il contenitore separato dall'anima sarebbe lentamente ritornato al pianeta nella pura acqua.

La coscienza di Aerith si stava muovendo verso il prossimo livello.

Niente cambiò mentre respirava leggermente nella polvere che fluttuava intorno a lei. Aerith continuava a precipitare attraverso il profondo strato della caduta. L'unica cosa che riusciva a vedere era l'oscuritò... Ma era calda, un delicato mondo senza luce dove non si sentiva sola.

Realizzò presto che non era polvere o fango quello che sentiva. I suoi sensi si erano aggiustati così che poteva sentire le cose intorno a lei. I suoi cinque sensi erano ad un livello superiore al punto che riusciva a sentire la vera natura dei soggetti.

Il mondo che riusciva a vedere ora non era di tenebra.

Era dentro una leggera luce verde che si avvolgeva intorno a lei. Al tempo stesso, riconobbe cosa vedeva, Energia rotta in migliaia no, milioni di flussi che fluttuavano e circolavano intorno ad ogni insenatura del pianeta. Il flusso che l'aveva inghiottita era uno di quelli separati dal resto. La quantità di energia Mako che aveva il pianeta era lontanissima dall'immaginazione umana e non poteva essere rappresentata da mere immagini.

Aerith guardò come il Pianeta pulsava di vita. Guardò la brillantezza del Lifstream che le si muovevaintorno. Riconobbe la fonte di vita a cui tutto ritornava.

Era un luogo pieno di energia dove infinite anime erano unite insieme, con le loro conoscenze e le loro esperienze. Anche i loro ricordi erano slegati da loro. Ma Aerith era “intatta”. Rimase se stessa in un posto dove la coscienza dei morti scorreva e turbinava tutto intorno, mantenne il carattere che aveva quando era in vita. Conservò la coscienza dell'Aerith Gainsborough che era una volta e che ora andava alla deriva nel Lifestream.

Non sapeva che sarebbe diventata così.

Come ultima sopravvisuta dei Cetra, aveva il dovere di mantenere la richezza dalla Terra durante la sua vita. Aerith parlava con il pianeta. Parlava alle coscienze che erano parte del Lifestream, in realtà. Le avevano detto che la morte non era la fine della vita.

Molte persone pensano che la morte significhi sparire. Le loro coscienze inghiottite nell'oscurità, non avrebbero mai più camminato, erano tutte fandomie che non potevano essere comprese? Pensavano che la morte forse un totale annichilimento. Ecco perchè gli uomini temono la morte. Avevano paura di perdere le loro esistenze. Anche se avevano realizzato da soli di essere una razza con un corta vita, c'erano molti che volevano evitare di saperlo. Anche quelli che avevano raggiunto una vecchia età dopo una vita piena.

Aerith sapeva che la morte non era annichilimento. Sapeva sul mondo anche che un Cetra raggiunge la fine una volta che ha compiuto la missione che aveva sul Pianeta. Per questo lei ha accettato la morte senza paura anche quando aveva avuto forti presentimenti su cosa le sarebbe accaduto. Aveva compiuto la sua missione nel mondo in cui avrebbe dovuto senza alcuna paura. Il suo cuore era in pace anche se gli uomini, che avevano perso il potere di parlare con il pianeta molto tempo fa, dicevano che era morta di morte innaturale. Non aveva rimpianti come desiderare di essere ancora viva o perchè aveva evitato la sua missione.

Eppure, era triste. Il suo cuore soffriva.

Tutti i compagni con cui aveva viaggiato, le persone a cui si era afffezionata per la prima volta, la madre che l'aveva cresciuta e si era occupata di lei per quindici anni, Elmyra, le persone che non conosceva molto bene, le persone che avrebbe potuto incontrare in futuro, persone che non aveva ancora incontrato... Era un dato di fatto che non sarebbe più potuta restare con i “viventi”.

Aerith sapeva anche che la tristezza era con chi si era lasciata alle spalle. Loro non sapevano che lei esisteva ancora come anima. Non avevano bisogno di saperlo. Anche se lei desiderava lo sapessero, la tristezza non sarebbe guarita anche sapendo la verità. Il pensiero della tristezza di tutti rese il suo dolore ancora peggiore.

Aerith soffriva di più quando pensava a Cloud.

Aveva anche dei bei sentimenti verso di lui. La prima volta, aveva pensato che avesse qualche somiglianza con il suo primo amore. Ma nonostante questo, l'aspetto, la voce e la personalitò non erano simili e pensò che fosse una persona misteriosa... Ma presto non le importò più. Lei lo amava molto di più del suo primo amore. Cloud era il suo eroe e la teneva lontana dal pericolo. Lo vedeva come qualcuno sicuro di sé, calmo e aveva l'impressione che sarebbe scomparso in un istante se avesse allontanato gli occhi da lui. Avrebbe voluto restare per sempre al suo fianco se avesse potuto. Lo voleva davvero.

Quando aveva lasciato i compagni e si era avviata verso Forgotten City, il cuore di Cloud era come un uovo sul punto di schiudersi. Non schiudersi come è solito un uovo ma, come se solo il tuorlo stesse per filtrare fuori. Era come se la sua mente stesse per andare in frantumi. Voleva confortarlo. Se non fosse stata l'ultima sopravvisuta dei Cetra probabilmente l'avrebbe fatto senza ripensamenti.

Nonostante questo...

L'uomo vestito di nero, che un tempo era un eroe, stava portando avanti la volontà della “calamità caduta dal cielo”, Jenova ed era in uno stato di follia. Stava per evocare la più potente e distruttiva magia, Meteor usando la Black Materia. Seguendo la missione dei suoi antenati Cetra, lei non aveva scelta se non di portarla avanti. Presto o tardi Sephiroth avrebbe evocato la gigantesca meteora che avrebbe sicuramente inflitto un enorme quantità di danni al Pianeta. Avrebbe causato una ferita che poteva distruggere lo stesso Pianeta. Senza esitazione, il Pianeta avrebbe allora concentrato una grande quantità di Lifestream per curarsi. Era intenzione di Sephiroth prendere quel potere. E dopo, sarebbe diventato una cosa sola con il Pianeta, diventando qualcosa di simile ad un Dio. Avrebbe allora probabilmente bruciato tutti gli uomini che odiava a morte. Il futuro del Pianeta e il ciclo di tutte le vite sarebbe finito e lei lo sapeva.

Aerith sentiva dai sussurri del Pianeta che qualcosa poteva essere fatto per prevenire il peggio. Sapeva anche che era qualcosa che soltanto lei, l'ultima dei Cetra poteva fare. Avrebbe potuto ottenere le segrete conoscenze solo a Forgotten City. Ma dirigersi là significava anche diventare il più grande ostacolo per i piani di Sephiroth.

Fu lì che Aerith esitò. Avrebbe lasciato morire gli uomini, o avrebbe evitato il disastro in cambio della propria vita? Ma non ebbe nemmeno il tempo di pensarci che era già preparata. Quando esitò a lasciare Cloud nella tristessa, avrebbe pensato a come ciò non avrebbe salvato i suoi compagni o tutte le persone del mondo. Era pronta. Non c'era altra scelta. Era tutto anche per Cloud.

Così da sola, andò all'altare che c'era a Forgotten City per scoprire cosa avrebbe dovuto fare. Sicuramente, la chiave era l'ultima Cetra, Era la White Materia che era stata tramandata dai Cetra... Come se portasse in se il destino dell'ultima Cetra, quell'oggetto poteva evocare l'ultima magia bianca Holy, di cui c'era bisogno per contrastare Meteor. Era la materia che era stata affidata ad Aerith da sua madre, Ifalna. Non l'aveva mai usata prima ed era sempre rimasta nasconsta nel suo fiocco, senza mai lasciarla. Aveva la White Materia. Una volta scoperto di averlo, pregò con tutto il cuore.
Attraverso la materia, parlava al Pianeta cercando di evocare la magia bianca Holy che avrebbe distrutto Meteor.

Anche la minima esitazione avrebbe impedito alle preghiere di raggiungere il Pianeta. Eppure, riuscì a farlo. Quando Sephiroth l'attacò dopo aver realizzato le intenzioni di Aerith, le condizioni per evocare Holy erano state soddisfatte. Accettò la morte, che aveva sentito già da molto tempo, mentre la spada la trapassava. Guardò verso la pace.

Ma un pianto la raggiunse.

Non era il suono di un suo pianto. Se così fosse allora avrebbe sentito il sangue eccessivo nella sua gola e la furia con cui usciva dal profondo della sua anima – Era il suono della rottura del cuore di Cloud. Era il pianto del suo cuore che non sarebbe mai più guarito dal dolore che aveva verso la morte di Aerith, le colpe verso se stesso e l'odio verso Sephiroth.

Fu sorpresa dalla grande sofferenza che aveva per lei. Era anche un po' felice che lui la pensasse così tanto ma sentiva un dolore che era di molte volte maggiore. Non c'era niente che potesse fare per la soffereza di Cloud e il dolore la feriva al cuore.

Il dolore continuava anche se era nel Lifestream.

Nonostante avesse perso il suo copro, riconosceva il dolore creando un immagine di se stessa nella sua mente. Aerith abbassò lo sguardo e portò le mani al suo cuore dolorante... Poco dopo, realizzò qualcosa.

Tutt'intorno a lei c'era l'esistenza di un infinito numero di coscienze, C'erano molte voci e un abbondanza di ricordi. Tutti intorno a lei erano qualcosa che non aveva mai sentito quando era nella chiesa di Midgar. Come lei, le anime dei morti erano tornate al Pianeta ed erano tutte lì.

Eppure, non poteva vedere nessuno lì vicino che avesse una forma come lei. Da quello che vedeva, lei era l'unica ad aver mantenuto un immagine della vecchia se stessa nella nebbia di un'energia fluttuante ricolma di diverse coscienze.

“Mi chiedo... Se sia perchè sono una Cetra.”

Le parole uscirono come un mormorio da aerith. Qui, parole e pensiere sono la stessa cosa. Come un entità di coscienza, i suoi pensieri e sentimenti erano espressi come onde da lei emesse.
Similarmente, l'enorme numero di ricordi nel Lifestram la raggiungevano sotto forma di onde. Tutt'intorno a lei sentiva sussurri di come se non hai una forte personalità, presto non sapresti più riconoscere quale coscienza ti appartiene.

“Stavo sperando che le mie parole raggiungessero Cloud...”

Gonfiò le guance un poco apparendo contrariata. Non era affetta dalla confusione delle varie coscienze che esistevano nel mare di memorie e conoscenze all'interno dell'enrgia Mako. Per via della sua esperienza nel sentire le voci del Pianeta di quando era ragazze, aveva guadagnato molta pazienza. Aerith era stata cresciusto così che mantenesse la sua coscienza e non perdesse la sua personalità.

Ma comprese che ritornare al Pianeta dipendeva da quanto era separata dall'intero. Anche quando le gocce d'acqua cadono in un fiume, si uniscono ad esso e non si vedono più. Non importa quanto fosse abituata ad essere quella che era, pensò fosse strano che la sua anima continuava a rimanere unica in un vasto mare di energia cosciente.

“Ma nel Lifestream devono esserci altri Cetra, come me. La mia defunta mamma, anche lei era una Cetra... Sono passati quindici anni. In quel tempo, forse io scomparirò e diventerò una cosa sola con il Pianeta.”

Inclinando la testa di lato, ci pensò ancora.

“Riuscirò a parlare con Cloud da qualche parte? Così posso dirgli che sto bene... E' un po' strano dire che sto bene ma forse posso chiarire cosa sono qui.”

Forse poteva chiarire il suo affetto verso Cloud qui. Allora forse sarebbero stati visti come una famiglia o come amanti... Durante la sua vita a Midgar, aveva sentito molte anime di chi aveva cercato di confessare il proprio amore. Quelli che ancora avevano quei sentimeti o avevano avuto quei sentimenti in sospeso potevano mantenere con forza le loro coscienze “intere”.

“Ma vuol dire che spariro non appena incontrerò Cloud? Mi chiedo se è questo ciò che succede o... C'è ancora qualcosa che devo fare...?”

In Quell'istante, Aerith sentì una scossa elettrica percorrerla. Chiuse una mano a pugno e colpì il palmo dell'altro mano. Era solo lei che immaginava il suo stesso fantasma mentre colpiva le sue mani insieme ma, potè sentire chiaramente il “bang”.

“Ha un senso. C'è un significato a tutto questo. Deve esserci una ragione perchè non mi sono unita ancora al Lifestram e perchè sono ancora qui così come sono. Come sono stata l'unica al mondo a poter evocare Holy dal Pianeta... Deve essere ancora rimasto qualcosa che devo fare.”

Quando il pensiero le attravirsò la mente, sentì una piccola agitazione dal Pianeta. Non era da una coscienza individuale ma il Pianeta come intero, come a confermare quello a che stava pensando.

“...Capisco. Mi chiedo cosa sia.”

Alla sua domanda le rispose con il silenzio. Anche il Pianeta doveva ancora sapere cos'era.

Sorrise come i fiore che una volta vendeva nei bassifondi. Nella gentile luce fluorescente il sorriso amato da tutti sbocciava dolcemente.

“Va tutto bene. Ci sono ancora persone dalle quali non voglio separarmi. Non posso ancora dormire. Fino a quando il momento giusto non arriverà, girerò qua intorno per un po'. Trascorrerò il mio tempo qui nel Pianeta... Nella nostra Terra Promessa...”

Desiderando allontanare i suoi pensieri, Aerith guardò verso il cielo... Guardò oltre il guscio del Pianeta sopra la sua testa. Le particelle di Mako che fluttuavano e si colpivano intorno le ricordavano il cielo notturno.

Guardò verso il cielo come quella volta in cui era seduta a fianco a Cloud intorno al fuoco acceso a Cosmo Canyon.



Capitolo 2

Nel mondo di Mako – Aerith sapeva che i concetti di tempo e distanza erano diversi dalla superficie.

Il tempo scorreva lentamente e se voleva poteva diventare veloce come un battito di ciglia. Il trascorrere del tempo nel Mako non aveva significato. La storia del pianeta era fatta di memorie accumulate, unite insieme ed erano sempre al suo fianco. C'erano ricordi del presente e del passato. Aerith non avrebbe mai potuto vederli tutti ma, gli eventi incisi nei ricordi avevano attraversato il tempo ed erano tutti legati insieme come un unico ente. Era un suggerimento che il tempo si spostava verso il futuro nel mondo dei viventi. Mentre quei nuovi ricordi dalla superficie si fondevano insieme al pianeta, una nuova vita sarebbe giunta nel mondo nel momento in cui l'energia dal pianeta veniva rilasciata. Quel ciclo le confermava come il tempo scorresse periodo dopo periodo.

Tutto era legato all'interno del Pianeta attraverso il Lifestream. Anche sulla superficie, nei posti più lontani, veniva rilasciato il flusso di energia cosciente. D'altra parte c'erano luoghi che erano vicini ma l'energia non li raggiungeva. C'erano zone che esistevano dove nemmeno il tortuoso flusso di Mako poteva giungere. Aerith pensò fosse colpa di tutti i reattori Mako. L'energia non era fatta per essere usata in quel modo e se avessero continuato a risucchiarla via con la forza, avrebbe probabilmente distrutto l'equilibrio. Se il pianeta avesse potuto aiutare gli umani a vivere una vita più facile l'avrebbe probabilmente fatto. Ma la Shinra Inc. stava andando troppo lontano. Se la loro avarizia sarebbe continuata, allora l'equilibro della vita del Pianeta sarebbe collassato... Aerith ricordò come i fiori crescevano solo nella chiesa e come la città di Midgar fosse impregnata nel Mako.

“E questo perché le persone della Shinra volevano sapere dove fosse la Terra Promessa. Un luogo ricolmo di energia Mako, dove solo i Cetra sapevano come arrivarci... Ma quel luogo era lì. Era il luogo che tutti avrebbero raggiunto alla fine una volta tornati al Pianeta. Un logo dove la Shinra poteva ottenere tutta l'energiache voleva non esisteva veramente, non è forse così? Era tutto un errore.”

Mormorò mentre procedeva senza meta nel Lifestream. Dissò al mondo di Mako in movimento che era leggermente cambiato.

“La Terra Promessa che Sephiroth aveva in mente era diversa. Stava cercando di crearla con la forza. Avrebbe ferito il Pianeta di proposito così tutta l'energia sarebbe confluita in un unico luogo. In questo modo avrebbe potuto controllarla da solo. Quella era la Terra Promessa che Sephiroth desiderava...”

Aerith tremò pensando a come sarebbe stato il pianeta se una cosa simile si fosse avverata.

“Mi chiedo se Cloud e gli altri stanno bene... Spero che Tifa e Cloud non si spingano troppo nella ricerca di Sephirot...”

“...Cloud? Tifa? Barret?”

Le onde di una delle coscienze a lei vicine si espanse e reagì alle sue parole. Si spostò in fretta dalla corrente in cui si trovava perché per la prima volta si scontrava con un'altra coscienza ferma oltre la sua. Quando giunse nel luogo da dove proveniva, un'ombra si formò dal Mako. Non era un'immagine chiara come quella di Aerith ma sapeva che erano le tracce di una ragazza.

“Li conosci? Chi sei?”

“Io sono...”

Sembrava che la sua memoria fosse confusa. Probabilmente perché gran parte della sua anima era già fusa al Mako. Ma il suo cuore non si era ancora decomposto e vagava come intero.

“Oh, non mi sono ancora presentata. Sono Aerith. Sei forse uno dei membri di Avalanche?”

“Avalanche... si, si esatto.”

I suoi ricordi venivano ricostruite dal mare di Mako. Realizzando ancora una volta chi fosse, la sua trasparente figura stava rapidamente ritornando alla forma che aveva in superficie. Come se Aerith avesse qualche influenza su di lei, anche i colori stavano tornando.

Confrontandola con Aerith, sembrava ancora indistinto ma sembrava umana ora e anche i vestiti che indossava erano riapparsi. I suoi capelli erano legati in una coda di cavallo in modo che non la infastidissero e i suoi vestiti erano simili a quelli di un soldato. Era giunta lì troppo presto e aveva all'incirca l'età di Aerith.

“Che stupida a dimenticarlo... Sono Jessie di Avalanche. Ehi... Sei la signorina Aerith?”

“Puoi chiamarmi Aerith.”

“Grazie Aerith. Conosci Cloud, Tifa e Barret non è vero? Come stanno? Stanno ancora combattendo la Shinra? Oh...”

Jessie scosse la testa in segno di scuse. “Devi essere come me ora se sei qui.”

“Non preoccuparti. Sono sicura che stanno bene.”

Cambiò i suoi pensieri mentre cercava di non pensare a Cloud. Lì, non poteva mentire così non doveva pensarci.

“C'era qualcosa che infastidiva Barret da tempo. Così sei morta quel giorno... Eri tra le persone che cercavano di proteggere il pilastro del settore Sette come membro di Avalanche a quel tempo. Avevo incontrato solo il signor Wedge allora...”

“Wedge?!”

Jessie spalancò gli occhi. “Si, anche Biggs! Noi tre siamo arrivati qui insieme ma ci siamo persi di vista... Si, fino a un momento fa, non ricordavo niente. Finchè non ti ho incontrata, Aerith.”

Come se guidate dai ricordi di Jessie, apparvero altre due figure. La forma di un uomo con una barba rada e un altro grassoccio comparvero rapidamente insieme.

“Wo- Woah.”

L'uomo barbuto, Biggs osservò i palmi delle sue mani. “Sono ancora io. Pensavo che sarei sparito.”

“Sono così felice di rivedervi. E... Tu sei la ragazza che mi ha curato quel giorno, signorina... Aerith? Sei morta anche tu?”

Al posto di dare un'ovvia risposta, Aerith annuì con un sorriso.

“E' passato un po' di tempo, signor Wedge. E' un piacere conoscerla, signor Biggs. Dopo quel giorno. Sono diventata anche io membro di Avalanche questo fa di me una vostra subalterna non è vero?”

“Hmmm, questo dimostra quando sia pericolosamente elevato il tasso di morte in Avalanche, non è vero?”

“Barret si pavoneggia ancora? Beh, è un ragazzo simpatico.”

“Subalterna? Sono così felice! E' sempre stato il mio sogno essere un superiore!”

Dopo ciò, Aerith disse ai tre che Avalanche stava combattendo. Non era più soltanto la Shinra Inc. ma anche un esistenza più pericolosa conosciuta come Sephiroth... Avevano lasciato Midgar per fermare le sue malvagie ambizioni di fare suo il Pianeta.

“Così Cloud è uno di noi ora... Sono così felice.”

“Eheheh... E' un ragazzo freddo ma sapevo che si sarebbe unito a noi.”

“Vuol forse dire che anche il signor Cloud è un subalterno? Sarà difficile trattare con lui.”

C'era una grande agitazione tra i fantasmi dei membri di Avalanche mentre ridevano e sorridevano. Ma alla fine, Aerith notò la loro tristezza. C'era un profondo rimorso a legare insieme quei tre.

“Cosa c'è che non va? Sembrate tutti e quanti sofferenti...”

“Beh... Per via di come è finita la nostra vita. Non possiamo più redimerci ormai.”

Jessie guardò in basso triste mentre Biggs continuava.

“Abbiamo combattuto con Avalanche perché avevamo la stessa solidarietà e pensieri. Pensavamo che erano inevitabili dei sacrifici se volevamo fermare la Shinra. Ma ci sbagliavamo. L'abbiamo capito quando siamo giunti qui... Lo sai anche non è vero. Aerith? Dell'esplosione al reattore Mako del settore uno.”

“Si... Il primo settore era poco distante rispetto ai bassifondi in cui vivevo io. Non ci è stato detto molto a riguardo ma, abbiamo sentito che sono morte un sacco di persone...”

“A quel tempo. Pensavamo soltanto che avevano ottenuto ciò che meritavano se erano rimasti coinvolti nell'esplosione, dal momento che erano tutte persone che lavoravano per la Shinra sulla piattaforma. Ma alla fine, tutti noi finiamo qui che lavorassimo per la Shinra o meno. Così abbiamo pensato al perché siamo finiti qui. Quello che tutti noi stavamo veramente facendo era alzare la voce e sputare fuori la nostra opinione come ubriachi. Abbiamo solo esagerato la cosa parlando di come volevamo salvare il pianeta...”

“...Anche io non ci ho mai pensato molto. Non volevo un ruolo minore nella vita. Volevo brillare. Così ho pensato di unirmi ad Avalanche, sarei potuto diventare un eroe che poteva salvare il futuro del pianeta ed era tutto ciò a cui pensavo... Non avrei mai immaginato che avrebbe coinvolto altri. E solo così assurdo...”

Wedge abbassò la testa in imbarazzo.

“L'intero piano era stato abbozzato dalla vecchia Avalanche che non esiste più ormai.”

Jessie continuò con rammarico. “C'erano molti più membri in Avalanche ed erano un gruppo molto più estermo. Noi abbiamo solo il nome del loro gruppo di resistenza, “Avalanche” di quelle persone che non sono più qua. Mai dettagli sul modo di creare una bomba e i piani su dove piazzarla erano rimasti sul computer. Dal momento che io ero brava con i macchinari e le bombe, decisi di provare... Ma sono sicura che quel piano non fosse stato progettato per essere usato solo per disabilitare il reattore Mako uno. Le persone che avevano ideato quell'orrendo piano odiavano la Shinra. La odiavano così tanto che avrebbero sacrificato un sacco di persone... Avrei dovuto capirlo. Barret non ne sapeva niente.”

“Ecco perché noi..”

Demoralizzato Biggs alzò lo sguardo al cielo. “Ecco perchè vogliamo fonderci col pianeta subito. Vogliamo svanire. Ora ricordo. Ma era impossibile. Barret sta combattendo per salvare più persone. Noi non possiamo fare nulla di simile per pagare i nostri peccati. Possiamo solo rimanere qui e continuare a soffrire.”

“Alla fine, era troppo facile per noi dimenticare chi eravamo perché volevamo sollievo qui.”

“Non ha funzionato. Quando abbiamo l'occasione, torniamo come eravamo. Anche se non siamo entità chiare come te. E' come una maledizione.”

Risero tutti nell'autocommiserazione finché non conclusero con un sospiro.

“Ma...Ma.”

Aerith cercò di confortarli con le sue parole.

“Tutti abbiamo sbagliato in passato. Anche io vendevo sconsideratamente fiori per soldi...”

“Hmmm... Non posso proprio paragonare la mia stupidità a una cosa simile.”

“Ma tutti voi avete sofferto tutto questo tempo...”

“Grazie Aerith. Ma come superiore in Avalanche, questa è una storia vergognosa. Tutte quei gran discorsi mi si stanno ritorcendo contro.”

“Non riesco proprio a perdonarmi. Ecco perché questo è l'unico modo in cui posso restare qui.”

“Un giorno, arriverà un giorno in cui potremmo tornare al pianeta ma non ora, non possiamo. Ora vai, Aerith. Devi avere quella forma perché c'è una missione che devi compiere. Siamo preoccupati che i nostri peccaminosi ricordi vengano trasferiti in te.”

“No...”

“E allora soffriremo ancora di più. Puoi andare per favore?”

Jessie stava mentendo. Aerith sapeva che stava cercando di allontanarla così non avrebbe dovuto condividere il dolore.

I fantasmi delle tre persone stavano svanendo. Aerith si morse il labbro mentre le lacrime apparivano.

“Ti prego lasciami dire questo almeno. Quel giorno, molte persone sono riuscite a fuggire perché voi tre avete lavorato sodo per proteggere il pilastro del settore sette. Sono certa che il numero di persone che è riuscito a fuggire era superiore a quello di chi è morto al settore uno... E io sono anche riuscita a salvare Marlene grazie a voi. Forse non è abbastanza per liberarvi. So che la vita delle persone non è qualcosa con cui si fanno i conti ma... Vi prego ricordate che non sono solo peccati quelli che portate con voi.”

“...Grazie. Grazie, Aerith.”

La voce di qualcuno che non sapeva più chi fosse echeggiava e veniva riportata nella prigione che si era stabilita da sola. Affondavano nel mare di ricordi.

Aerith scacciò le lacrime e iniziò nuovamente il suo cammino. Pregò che le anime dei membri di Avalanche fossero capaci di riposare presto in pace.




Capitolo 3

Aerith non sapeva quanto tempo fosse passato in superficie. Erano passati giorni da quando aveva incontrato Jessie e gli altri, o era stato solo un momento fa?

Si domandava se le loro sofferenze sarebbero guarite da sole. Mentre si poneva quella domanda, continuava a viaggiare nel mondo sotterraneo. Procedeva senza meta nel Lifestream nel mare di Mako del pianeta.

Quando vide il fantasma successivo, trattenne il respiro.

La punta di un tubo di metallo si alzava da un mulinello di pallida luce. Quando capì che si trattava di una mano artificiale collegata ad un braccio, pensò che anche Barret aveva abbandonato il mondo dei vivi. Aerith era sicura che lei fosse fuggita da Midgar con la madre Elmyra. Il suo cuore si strinse mentre pensava a Marlene.

“Marlene!”

Le onde dei pensieri di Aerith si espansero e raggiunsero il fantasma. L’intera figura di un uomo con un fucile collegato al braccio emerse dal Mako. L’arma emise un freddo bagliore ma era dal braccio sinistro. L’arma era spaventosa come se fosse fisicamente reale e la pallida figura dell’uomo macchiata di rosso.

“Tu sei...”

“Una donna... Dove ti ho già vista? Conosci anche il nome di Marlene.”

“Non ci siamo forse incontrati, signor. Dyne?”

Era Dyne, il capo della prigione di Corel, una terra esiliata piena di sabbia e rifiuti. Una volta era anche il miglior amico di Barret. Dopo ciò che la Shinra aveva fatto alla sua città natale, la sua disperazione lo rese irrazionale e lo fece cadere in uno stato di follia, massacrò molte persone.

“Ah, capisco. Sei la ragazza che era con Barret. Allora questo significa che sei morta anche tu. Che peccato.”

Non credendo a ciò che vedeva, Dyne rise. “Non posso credere che dopo aver ucciso così tante persone, sia finito nello stesso posto di una ragazza innocente come te dopo esser morto. Questo mondo è veramente assurdo. Che cosa noiosa il pianeta. Sarebbe davvero da distruggere completamente.”

“Ancora parli così?”

La figura di Aerith era in piedi in contrasto con quella di Dyne. Sollevò le sue sopracciglia affusolate.

“Anche se ti interessi molto riguardo Marlene.”

“Non mi interessa. Ragazza, tu-“

“Mi chiamo Aerith.”

“Eheh... Sei una forte. Il mio braccio sinistro è tutto ciò che rimane della mia vecchia vita. Bene. Ti chiamerò con quel nome. Hai sentito cosa ho detto al tempo, non è vero? Le parole scambiate con Barret. Quando cercai di distruggere tutto, volevo portare qui con me Marlene.”

“Stai mentendo. Stai solo fingendo.”

“Non posso mentire qui, giusto? Ci stavo pensando seriamente a quel tempo per dirla tutta. Infine ho sfidato Barret in un duello mortale e sono diventato illuminato.”

Per un po’, Dyne rise forte perché ha dovuto pagare tutto con il suo braccio destro e tutto il corpo. “E ringrazio Barret per questo. Dopo tutto, sono stato inglobato nel vero “mondo” che volevo distruggere. Non volevo mettere fine alla mia stessa vita. Così al suo posto, ho sprecato tutte quelle inutili persone che erano spaventate in esilio per liberarle e renderle felici.”

“...”

“Lo vedi ora, Aerith? Di fronte a te c’è l’impotente e rotta apparizione di un uomo che anche il pianeta non accetta. Il pianeta in cui mia moglie Eleanor è già tornata. Ho già affidato Marlene a Barret. Qualunque cosa accadrà poi al pianeta non ha niente a che fare con me.”

“...”

Osservando quanto fosse diventata silenziosa Aerith, rise ancora per come era riuscito a zittire la ragazzina sfacciata. Ma realizzò che non era divertente e notò che Aerith non aveva mai abbassato gli occhi da lui. Capì che non era riuscito affatto ad abbatterla. C’era un bagliore nello sguardo dei suoi occhi verde giada che allontanò la sua pazzia.

“...Sei un codardo.”

“Cosa hai detto?”

“Te lo ripeto. Sei un codardo. Non hai il coraggio di tornare indietro e ricominciare. Sei solo precipitato qua intorno dove c’è la via più facile per te.”

Mentre Aerith fissava Dyne, fece un passo avanti. Sotto la pressione dei suoi forti occhi, nascose il viso con l’arma e fece inconsciamente un passo indietro.

“Anche Barret ha scambiato il suo braccio con una pistola. Diceva che avrebbe distrutto la Shinra con il suo rimorso e il suo odio. Ecco perché ha le mani sporche del sangue di molte persone. Ma non è crollato. Oltre caricarsi di pesi, sta realmente cercando di salvare il pianeta questa volta. Sta cercando di proteggere il mondo dove Marlene vivrà senza scappare.”

“...Essere capace di cambiare in quel modo è la forza di quel sempliciotto.”

“Barret è forse speciale e tu sei diverso?”

Dyne emise un lamento alla sua domanda. Si stava allontanando dalla sua ebbrezza. Era la cosa che odiava più di tutto... Era stato inebriato tutto questo tempo così aveva potuto dimenticarsi di se stesso ma, lo sguardo diretto di Aerith frammentava la nebbia di follia intorno a lui. L’armatura intorno al suo cuore si frantumò.

“Puzzo del sangue di coloro che ho ucciso con le mie mani nude dal profondo della mia anima. Non lo vedi? Si è aggrappato a me per tutto questo tempo. Se torno al tutto, verrei rispedito indietro da loro.”

La nebbia rossa intorno alla figura di Dyne cambiò improvvisamente in una sostanza appiccicosa. Nei quattro anni dal giorno in cui Corel fu distrutta, non si era preoccupato di quanto odio aveva accumulato con il suo braccio metallico e per questo, era ora immerso nel sangue. Era la morsa del peccato che faceva arrendere Dyne.

“Come dovrei ricominciate? Tutto ciò che sono riuscito a fare è rimanere inebriato. Tutto ciò che sono riuscito a fare è odiare tutto e cadere nella follia! Mi sbaglio forse?”

“Ti sbagli.”

Non stava parlando con obbligo ma anzi, approcciava Dyne gentilmente. Tendendo le sue mani, toccò lo strato di sangue che lo ricopriva.

“Il sangue legato a te è qualcosa che il tuo senso di colpa sta creando. Le vite che hai preso sono tornate al Lifestream da tempo. Non puoi dimenticare ciò che hai fatto ma, non c’è motivo per cui tu non debba ricominciare. Te lo garantisco.”

“...”

Dal punto che Aerith aveva toccato, il sangue seccava in carta, si distaccava da Dyne e veniva portato via. Allora, il braccio sinistro di Dyne iniziò a svanire.

“...Sarò capace di unirmi al pianeta un giorno?”

“Ne sono sicura.”

“Quando Marlene raggiungerà la fine della sua vita e verrà qua, potrò uscire e salutarla come parete del pianeta...?”

“Aerith guardò il volto di Dyne e annuì sorridendo.

“Perché stai ricominciando da capo. Andrà tutto bene.”

Il pallido viso Dyne si vedeva ora chiaramente. Era diverso dalla persona che aveva incontrato nella prigione di Corel. Era il viso di qualcuno che amava sinceramente la sua famiglia e la sua città natale più di qualunque altra cosa.

Non poteva tornare ai tempi pacifici quando lavorava nelle miniere di Corel prima della tragedia. Sia Dyne che Aerith lo sapevano. Eppure, il cuore delle persone può essere ricostruito. Possono alzarsi e affrontare i ricordi dolorosi. Se non avessero potuto allora l’assurdità si sarebbe estesa su tutto il mondo.

“Cosa posso fare in questo mare di Mako? No, è cosa devo fare... Continuerò a pensare a coloro che ho ucciso ancora per un po’. Fino al giorno in cui mi fonderò con il pianeta.”

“Si, penso sia una buona idea.”

“Aerith, mi dispiace per come ti ho trattata. Sono felice di averti incontrata.”

“Non mi hai trattata affatto male.”

“Hai un cuore davvero forte.”

Per la prima volta, Dyne sorrise dal profondo del cuore e silenziosamente la sua immagine svanì. La punta della pistola sul suo braccio sinistro sparì.

“Dopo essere morto e aver avuto esperienza di tutto questo, posso finalmente smettere di voltare le spalle contro Barret e Marlene. Lasciami dire grazie...”

Poco prima che affondasse nel Lifestream, Aerith le vide.

Vide le particelle di Mako farsi strada verso Dyne e rannicchiarsi vicino a lui come se avessero volontà propria. La debole e sorpresa voce di Dyne si sentiva.

“Eleanor?”

E così, Aerith tornò al suo viaggio.




Capitolo 4 ( traduzione a cura di PeaceBringer )


Fino ad allora, Aerith pensava che il Flusso Vitale non avesse odore.

Il modo in cui la sua anima percepiva era fatto dall'udito ampliato dai cinque sensi, ascoltando sentiva i resti attorno a se. La vista percepiva un' energia debole o vaga come un' immagine. Era vero che lei poteva toccare le cose di questo mondo, si potrebbe dire che era giusto un ampliamento della vista.

Non c'era il bisogno di mangiare, chiaramente, non aveva il senso del gusto. Sapeva soltanto quando il suo senso dell'olfatto era attivo, anche quando non c'era alcun odore. Anche il sangue che c'era su Dyne era solo simbolico perciò non c'era odore in quel mondo. Aerith pensò tristemente a come neanche dei fiori avessero avuto odore lì.

Incontrò un'altra anima.

Aveva l'odore di qualcosa in putrefazione. Era come se non fosse completamente decomposto, tuttavia rilasciava un forte cattivo odore come se stesse iniziando a decomporsi. Era il tipo di tanfo che ti faceva storcere il naso.

Era l'unico posto dove il Mako era debole. Era un'area in cui il Mako era distorto mentre scorreva, incapace di riformarsi perchè bloccato in quel posto. Un uomo anziano era lì.

"Bene, bene, ecco una faccia che ricordo."

Proprio come nella sua passata vita, l'uomo indossava un costoso vestito sartoriale. A un'occhiata, Aerith poteva sentire che anche quell'uomo aveva tenuto un'immagine che era quasi solida come la propria. Le uniche cose chiare erano i suoi vestiti, scarpe e ornamenti costosi. La sua faccia era molto vaga. Aveva due guance paffute, dei baffi che erano stati girati all'insù e parlava con una voce tremolante proprio come quella di un vecchio.

"Il tuo nome era...non importa. Tu sei la ragazza che ha nelle vene il sangue degli Antichi. Dico bene ?"

"Importa invece !"

Ma Aerith non aveva nessuna intenzione di dirgli il suo nome. La persona davanti a lei era l'ex capo della Shinra Inc,il Presidente Shinra, l'autorità assoluta della corporazione che sovrastò le nazioni.

"Capisco, così sei caduta anche tu qui giù. Sei morta come me ? Nello stesso posto ?"

Il Presidente continuò, incapace di trattenere la sua gioia nel tono di voce. "Finalmente siamo riuniti come se fossimo stati mandati in un'altra vita insieme. Il Pianeta sa davvero come sistemare le cose. Mi sento come se ne avessi ricavato qualcosa da questo."

"Ricavato qualcosa ?"

Intendeva la stessa cosa che Dyne disse all'inizio. Ma nel caso di Dyne era principalmente cinismo su stesso. L'anziano uomo era completamente differente. Aerith sentì dai suoi pensieri che il Presidente Shinra stava realmente pensando in quella maniera.

"Non capisci vero ? Gli Antichi sono molto più stupidi di quanto pensassi. Bene, ecco perchè hai rifiutato di lavorare con la Shinra Inc per tanto tempo. Ahimè, che miserevole e pietosa vita."

"Che maleducato. Non ricordo di essere stata proprio miserabile."

L'uomo anziano si mise a ridere a come era arrabbiata Aerith come se lui si fosse preso gioco di lei.

"Non sapendo i ricavi o le perdite di qualcosa può risultare una cosa positiva. Ma prova a pensarci. Dopo essere scappata dal laboratorio di Hojo con tua madre, la tua vita è stata nei luridi bassifondi per quindici anni. Quando i Turks ti hanno trovata, avresti potuto vivere una vita lussuriosa nei livelli più alti della piattaforma se solo avessi deciso di tornare da noi. A quel tempo, Hojo sognava di qualche altro esperimento così gli diedi istruzioni di tenere un occhio su di te. Ma se tu avessi deciso spontaneamente di cooperare con noi allora ti avrei data il benvenuto e un trattamento speciale. Allora cosa pensi adesso ? Dopo aver vissuto nei bassifondi, strisciando come un insetto, facendoti coinvolgere da Avalance e morendo senza sapere cosa fosse la lussuria, puoi dire ancora che la tua vita non era miserabile ?"

"...Questo è un punto di vista veramente presuntuoso, pesando quanto sono fortunati o sfortunati gli altri."

"Sono una persona che pensa a sè stesso. Se guardi il tutto da un punto di vista onesto sono sicuro che non c'è persona vivente che ha guadagnato più di me."

Un ghigno comparve sulla sua faccia e il Presidente continuò nelle sue affermazioni.

"Con la mia astuzia, sono riuscito a espandere la Shinra, una compagnia che iniziò solo dalla costruzione di armi, fino alla dimensione raggiunta oggi. Scoprendo le possibilità dell'utilizzo dell'energia Mako e sviluppando i reattori Mako che cacciano fuori l'energia fu il punto di svolta. Il Mako ha dato potere al pubblico, alzando i loro tenori di vita e anche facendoli miei schiavi. Dopo aver dato nelle loro mani una simile vita di comodità, è diventata come una droga per la gente ignorante e ha preso controllo delle loro menti. E noi, la Shinra, controllavamo quell'energia che espandeva la grandezza della nostra società in un istante. Con delle semplici pubblicità potevamo raccogliere tutti i più grandi talenti che volevamo. I sogni di progettare la costruzione di una Metropoli, un programma di esplorazione dello spazio...Lo avrebbero fatto per me. Li potevo manovrare. Mi hanno servito come degli schiavi per un re. Il pubblico non poteva vedere cosa accadeva. Perfino i media che guidavano il pubblico potevano solo seguire i comandi della Shinra dal momento che avevamo monopolizzato l'energia Mako. La Shinra ha preso controllo dello stato e io sono asceso su un trono nel quale nessuno mi avrebbe mai criticato, non importa cosa avessi fatto. Potevo calpestare ogni idiota, avere ricchezza illimitata e governare come il sovrano del mondo ! Non mi sarebbe dispiaciuto vivere una vita più lunga ma, non importa. Allora, cosa ne pensi Antico ? Capisci ora quali delle due nostre vite ha guadagnato di più ? O meglio, quanto la tua vita fosse miserabile ?"

"Hmmm..Forse"

Ciò che Aerith aveva capito era che la felicità dell'uomo anziano davanti a lei era ben diversa da quella alla quale stava pensando. La felicità di cui parlava lui era riguardo tutte cose relative. Voleva essere in una posizione nella quale avesse guadagnato più di chiunque altro. Come risultato di ciò, i pensieri della Shinra Inc. di assorbire la vita del Pianeta rimanevano con lui perfino in quel momento. Era come una anima indifesa che non poteva avvertire più felicità di quelli che erano meno fortunati lui."

Non aveva intenzione di puntualizzarlo. Se lui era soddisfatto così allora non poteva essere aiutato. Egli non poteva togliere le mani dalla ricchezza che aveva raccolto e come spazzatura essa si stava decomponendo emanando un cattivo odore. Come se fosse bloccato in una fogna - il brutto uomo anziano non sapeva che non si era liberato dalla miseria delle sue ambizioni anche dopo la morte.

Sempre cercando qualcuno da comparare a se stesso, il Presidente era insoddisfatto nel vedere come Aerith non rispondeva.

"E' stato così stupido da parte mia compararmi a un così stupido umano. Non sono di buon umore. Sono piuttosto seccato. Vattene alla svelta se non capisci cosa sto dicendo."

"Lo farò."

Questo anziano uomo non poteva essere salvato. Sul trono dalla quale i suoi desideri si sono putrefatti, era destinato a rimanere lì finchè non avesse raggiunto la fine dei suoi lunghi anni e il suo ego fosse scomparso.

Proprio quando Aerith diede le spalle al Presidente Shinra ed era in procinto di tornare al suo viaggio...

Qualcosa di strano accadde. Una strana onda si separò dal Flusso Vitale, precipitò nel Mare di Mako facendolo scuotere violentemente. Era un' onda minacciosa con un grande impulso.

"Cos'è questo ?"

Sentendo le urla dell'anziano uomo, Aerith si voltò.

Tutto ciò che poteva vedere era la figura del Presidente che veniva portata via. Gradualmente, la velocità aumentò.

Non era in una corrente. L'uomo anziano fu trascinato via come se fosse stato preso dalla gravità, prendendo velocità mentre veniva alzato. Si stava dirigendo da qualche parto nel Mare del Mako, trascinato via.

Lasciando un lungo grido di terrore dietro di sè, il Presidente Shinra scomparve.

Aerith sentì di nuovo l'impulso di nuovo. Sapeva chiaramente cos'era stavolta. Era uguale all'onda che aveva messo fine alla sua vita nella Città Dimenticata.

Quell'uomo stava si nascondeva da qualche parte nel Flusso Vitale.

"Sephiroth..."

L'angelo dai capelli argentei sorrise leggermente come se stesse raccogliendo le anime malvagie per l'inferno. Questa volta Aerith sapeva che il pericolo non era finito.

La "Holy Materia" che aveva evocato era stata soppressa proprio mentre stava per entrare in azione. La cicatrice del Pianeta di tempo fa...Sephiroth era nel Cratere Nord che era la "Terra Promessa" di Jenova, aspettando il momento in cui sarebbe rinato veramente.

L'Ultima Distruttiva Materia Nera Meteor stava per muoversi. Il martello del demonio, che sarebbe disceso dai lontani cieli per spaccare il Pianeta, era stato evocato.


Capitolo 5 ( traduzione a cura di PeaceBringer )


Cloud stava cadendo nel Flusso Vitale.

Non ci stava cadendo da morto o come uno spirito. Stava precipitando nel Mare di Mako vivo, nel suo corpo da vivo.

Nel Cratere Nord, aveva scoperto che i suoi ricordi erano falsi. Era solo un pupazzo in cui lo scienzato pazzo Hojo aveva trapiantato le cellule di Jenova. Un'esistenza fatta per fondersi con Sephiroth per la sua resurrezione. Ma essendo stato un fallimento, era un clone inferiore al quale non era stato neanche dato un numero.

Era stato gettato come spazzatura a Midgar. Poi incontrò Tifa. Incontrò la sua "vera" amica d'infanzia, Tifa Lockhart. Quella volta, con il potere di Jenova a duplicare i suoi ricordi, i ricordi che Tifa aveva di Cloud furono istantaneamente trasferiti a lui. Allora le parti mancanti furono riempite con i suoi ricordi di essere stato un SOLDIER per completarli tutti. Ecco come la rattoppata personalità di Cloud Strife, basata sul giovane uomo che era esistito nei ricordi di Tifa, era nato. Mentre quel "Cloud" portava molte contraddizioni riguardo sè stesso, egli creò un personaggio fittizio in modo da non avere dubbi su sè stesso. Quel personaggio era sè stesso.

Comunque, quel travestimento stava per essere messo a nudo.

Cominciò a fallire tempo fa. Dopo essere entrato in contatto con tanti cloni di Sephiroth, la risonanza dentro i ricordi di Cloud scoprì molti sospetti. Dopo molto tempo la morte di Aerith, la diga che aveva costruito trattenendo via i suoi sospetti iniziò a traboccare. Usando la rabbia che provava verso Sephiroth e gli obiettivi che aveva in mente egli in qualche modo riuscì a sopprimerli, tutto ciò durò solo fino a quando non incontrò il vero Sephiroth.

Nella Cava Nord, prima del Sephiroth che possedeva Jenova nel suo cuore, il fragile personaggio di Cloud cadde. Appena prima di ciò, perfino i suoi ricordi andarono sotto il suo controllo quando Cloud stesso gli porse la chiave per evocare Meteor, la Materia Nera.

Cooperando con un nemico che odiava e essendo messo contro i suoi stessi obiettivi di fermare la Meteor, il personaggio di Cloud collassò completamente. Il suo falso ego si distrusse in pezzi e nei suoi ricordi, rimase solo la disperazione di come lui fosse nient'altro che un clone fallito di Sephiroth.

E così...

Ora, senza più utilità, Cloud percorse il Pianeta attraverso la Cava Nord, - abbandonata nel Flusso Vitale.

Avendo perso il suo ego, cosa sarebbe successo se l'alta concentrazione di Mako, contenente l'insieme dei ricordi del Pianeta, fosse entrata in lui ?

Era come una spugna secca che succhiava un liquido. I suoi vuoti e assurdi ricordi erano tutti destinati ad essere sepolti. Questo stato in cui qualcuno si sarebbe aspettato di essere estremamente intossicato era comunemente chiamato "Avvelenamento da Mako."

Con la sua mente che veniva violata oltre il punto del ricovero, Cloud fluttuò all'interno del Flusso Vitale. Tempo prima, il suo corpo in vita che non avrebbe dovuto essere nel Flusso Vitale, era stato emesso attraverso un naturale geyser di energia Mako nei pressi della costa di Mideel. Con la perdita del suo animo, ora era una persona storpia in confusione.

***

Aerith sapeva una delle ragioni per la quale lì c'era un posto in cui il Flusso Vitale non poteva avvicinarsi. Quel posto aveva una barriera che Sephiroth aveva preparato. Il disastro che sarebbe caduto dai cieli, Jenova, portò con se un meteorite che creò un'enorme ferita sul Pianeta per via del suo impatto. Ora quel posto, dove un sacco di energia stava andando a riparare la ferita, era divenuta la culla per la resurrezione di Sephiroth. I flussi delle vite attorno erano portate in un vortice innaturale, impedendo a un'entità come Aerith di avvicinarsi.

Aerith era impaziente di parlare con Cloud quando il suo corpo fluttuò fuori dal vortice. Lei provò ad aspettare col suo corpo di essere portata a Mideel. Ma con la sua mente distrutta e riempita dalla disperazione, Cloud non poteva sentire la voce di Aerith. Non importa quanto lei avesse pianto, la sua voce non avrebbe raggiunto Cloud, proprio come la volta in cui si separarono nella Città Dimenticata.

Indifesa, guardando il corpo di Cloud ritornare alla superficie, Aerith, sgomenta, era ferma nel mare di Mako.

***

"Come posso salvare Cloud ? Come posso fermare Meteor ? Non pensavo che Holy sarebbe stata fermata. A questo punto, il Pianeta sta per finire nel modo in cui Sephiroth vuole...Cosa posso fare ? Dimmelo, Cloud..."

Aerith pianse pensando al distrutto Cloud che perfino le sue preghiere non avrebbero raggiunto. Il relitto della sua anima non poteva più essere riparato. Se non era Cloud prima, chi era ? Conoscendo lui solo come un ex membro dei SOLDIER, non c'era modo in cui lei potesse capirlo. Abbracciò il sentimento di aiuto che non riusciva a esprimere a parole.

"Cloud...mi manchi. Mi manca il vero te..."

I suoi sussurri e pensieri si espansero in onde e dilagarono per il Mako.

I ricordi di quando era con Cloud le vennero di nuovo in mente. La sua impressione era che anche se non fosse veramente socievole, c'era molta felicità in lui.

"Avevo sentito qualcosa di strano in lui, era davvero stato tutto fatto dal suo falso animo ? Cloud non era reale ?...No, non poteva essere vero. C'erano cose che solo Cloud poteva pensare. Cose che aveva fatto perchè lui era Cloud. Non era mai stato un recipiente vuoto in cui ricominciare tutto !"

Molti di questi pensieri emersero nel Mare di Mako e svegliarono un'anima. L'anima riconobbe l'immagine che lei aveva richiamato e "lui" si svegliò.

"Aerith...sei proprio tu ?"

All'inizio, Aerith non riusciva a ricordare di chi fosse la voce poichè tutto accadde improvvisamente. Impaurita, si girò e vide una faccia nostalgica che non aveva visto per cinque anni. Egli fu un assaggio del suo primo amore. Ora era anche un caro amico che non aveva visto da quando non si sapeva più nulla di lui. Aveva lo stesso animo che aveva visto in Cloud. Zack, che aveva due occhi blu che dimostravano che era stato nei SOLDIER, apparve davanti a lei. Aveva un'immagine inferiore alla solida immagine di Aerith.

"Zack ! Questo significa che sei morto anche tu ?"

Anche se di solito Aerith non era quella che faceva questa ovvia domanda, era stato il primo pensiero che le era venuto in mente e parlò come se fosse un riflesso incodizionato. Tra l'altro, era strano che un SOLDIER veterano morisse. Anche se non sapeva più niente su di lui, era sicura che era in salvo e viveva in pace da qualche parte...biasimò se stessa per credere ciecamente in una cosa del genere. Questa crudele realtà fu un forte shock per lei.

" "Anche tu ?" ...questo significa che anche tu sei morta, Aerith ? Beh, stavo per dire la stessa cosa quindi...come dovrei metterla...darti le mie condoglianze ?"

"Non sei cambiato neanche un pò."

Non importa cosa fosse accaduto, Zack non aveva mai perso la sua allegria. Come se si fosse sentita salvata dalla sua personalità allegra, Aerith sorrise debolmente. Anche se sapeva che era un membro dei SOLDIER della Shinra, era quella parte di lui che lo rendeva così affascinante.

"Sono successe un sacco di cose. Tutte cose terribili. E' iniziato tutto quando fui inviato in una missione per il paesino di Nibelheim."

"Nibelheim ?"

"Si, non lo conosci ? Quella volta, ero insieme a un SOLDIER molto famoso conosciuto come un eroe. Improvvisamente impazzì.."

"Intendi Sephiroth, non è vero ?"

Aerith deglutì. Pensava che ci fosse un motivo se Zack era apparso. Pensava che fosse collegato a qualcosa.

"Quel bastardo è davvero famoso. O e perchè hai letto sui giornali della grande strage di Nibelheim ?"

"Eri lì quella volta, Zack ? E Cloud...?"

"Ehi ehi, frena ! Come fai a sapere di Cloud ? E' in salvo ?!"

"Conosci anche tu Cloud. C'è davvero un Cloud, non è così ?"

I due si scambiarono immediatamente le informazioni che sapevano. E allora Aerith capì. Capì che Cloud non era solo un pupazzo clonato per Sephiroth. Sapeva anche perchè vide Zack in lui in quel momento.

Anche Zack capì. Sapeva in che stato si trovasse adesso il suo caro amico. L'amico che era stato coinvolto insieme a lui nell'incidente e di come furono ricercati dalla Shinra. Sapeva anche che Sephiroth stava per risorgere e diventare un problema non solo per Nibelheim ma per tutto il Pianeta.

"Zack...cosa posso fare per far sapere a Cloud la verità su sè stesso ? Puoi dirgli tu che lui è reale ?"

"E' impossibile per noi farlo. L'unica che può farlo è quella che era con noi a Nibelheim, Tifa. Se i ricordi di lei potessero "disegnare" tutti i ricordi in Cloud allora forse..."

"Sarà difficile. Ma non mi arrenderò. Sono sicura che c'è una possibilità."

"Il viso di Aerith si ravvivò ora che c'era una speranza. "Quando sarà fatto, Cloud e gli altri saranno capaci di fare qualcosa contro Sephiroth. Saranno capaci di rimuovere l'ostacolo che sta sopprimendo Holy".

Quindi, la possibilità venne.

***

Sotto la pressione e con la Meteor ormai vicina, il Pianeta rilasciò le sue biologiche e imponenti Weapons e lo scorrere del Flusso Vitale fu disturbato dalle loro attività. Il totale dell'energia che sorse dalla superficie non era mai stata vista prima. Zampillò fuori da Mideel e Cloud, che stava dormendo in pace con Tifa che lo accudiva, fu risucchiato insieme a lei nel Flusso Vitale.

Entrambi furono riempiti dal Mako non appena caddero nel Pianeta. Per Cloud era stata la seconda volta, ma per Tifa era la prima.

Aerith rischiò tutto ciò che aveva in questa opportunità.

Parlò disperatamente con Tifa che era in procinto di intossicarsi per l'alta concentrazione di Mako. Guidando i suoi sensi, Tifa entrò nel cuore chiuso di Cloud.

In vero, Aerith voleva davvero farlo da sola. Ma non poteva riuscire a portare a termine il compito. Perciò lo affidò a Tifa. Raccomandò a Tifa tutti i sentimenti che aveva per Cloud nel suo cuore. Consegnò i sentimenti al cuore che avrebbe "vissuto" con Cloud...

E così, Tifa compì la missione. Confrontando i suoi ricordi con quelli di Cloud, cercò le cose che soltanto il vero Cloud poteva sapere. Dimostrandoli tutti, la porta chiusa era ora aperta. Non lasciando al potere di Jenova di impiantare i ricordi delle caratteristiche del SOLDIER e suo caro amico, Zack. Portando via i profondi ricordi che erano fermamente inchiodati in fondo a tutto, lei ricostruì il suo animo originale invece del falso che lui stesso creò per proteggersi.

"Ce l'hai fatta, Tifa. Grazie...Sono un pò gelosa di te ma...prenditi cura di Cloud nel mondo superiore."

Tifa abbracciò Cloud forte non appena riprese i sensi. Aerith guardò entrambi tornare alla superficie mentre sorrideva come una madre affettuosa.

Fu un' abbagliante spettacolo per Zack.

"Cavolo...lo sai Aerith...con tutte le ragazze con cui ho avuto a che fare, sei davvero la migliore. Dopo quella missione, avremmo potuto stare insieme e continuare a uscire dopo che fossi tornato a casa. Odio Sephiroth. E odio la Shinra che ha nascosto tutte le cose che ha fatto.

"Qualcuno che ha avuto a che fare con così tante ragazze non può innamorarsi."

"Che cattiva. Sono gentile con tutti."

"E' questo il tuo difetto. Non sei semplicista e maldestro come Cloud."

"E' quello che ti piaceva, Aerith ?"

"Chi lo sa. Le cose sarebbero potute cambiare dopo cinque anni."

"Heh..."

Zack mostrò una faccia triste come se fosse imbronciato ma poi sorrise spensierato. Era il sorriso immutato che Aerith conosceva di quando erano giovani. Quando lei aveva diciassette anni, era così attratta da lui.

"Non è ancora finita, dormirò per un pò. Sembra che non posso fare niente per ora. Ma ogni volta che ti senti sola, chiamami Aerith."

"Solo se mi sentirò davvero sola. Buonanotte, Zack."

Attraverso un' onda, il SOLDIER di prima classe scomparve nel Mako. Pensando che il suo ruolo non era ancora finito, Zack si sistemò a dormire per risparmiare le sue energie.

Aerith non sarebbe andata a dormire. Poichè era un Cetra, non si sentiva del tutto stanca.

Era felice. Era felice ora che conosceva il vero Cloud ed era stata in grado di proteggerlo, anche solo per un piccolo istante.


Capitolo 6 ( traduzione a cura di PeaceBringer )


"Hahaha..."

Aerith si fermò non appena sentì quella risata che le diede i brividi.

Anche se Cloud e gli altri avessero combattuto per trovare un modo di entrare nella Cava Nord dalla superficie, lei avrebbe continuato a viaggiare attraverso il Flusso Vitale, cercando qualche spacco nella barriera di Sephiroth o qualche entrata che le avrebbe permesso di liberare Holy. Ma non trovò niente. Avendo svelato completamente i poteri di Jenova, Sephiroth proteggeva fermamente il Cratere che stava per diventare il suo bozzolo, specialmente da ogni tipo di avvicinamento dal Flusso Vitale. Facendo così, poteva evitare il volere del Pianeta che cresceva contro Jenova per tutti quegli anni e nascosto dagli occhi delle Weapons che erano nate per espellere ogni corpo estraneo dal Pianeta.

Se Holy non aveva funzionato in tempo allora...Proprio quando Aerith iniziò a pensare a quella situazione, la risata fece nuovamente eco.

Una nuova anima era appena caduta nel Mare di Mako. Era un uomo gobbo in una veste da laboratorio che aveva la faccia piena di sottili vene nervose e una risata da squilibrato - Originariamente sotto l'autorità della Shinra, egli era uno scienziato pazzo che fece immorali esperimenti umani. Hojo lentamente girò la sua attenzione verso Aerith.

"Professore Hojo..."

"Ah...la figlia degli Antichi. Capisco. Finchè i Cetra hanno la loro forza di volontà possono esistere nel Flusso Vitale senza lasciare che il loro conscio venga spazzato via. Perdono solo la loro abilità di essere umani...Hahaha, molto come Jenova e Sephiroth direi."

"Non mettermi con loro. E tu ancora non ricordi il mio nome."

"Non importa. E' molto più appropiato chiamarti l'ultimo Antico rimanente che con altri nomi che riflettono la tua vera natura. Oh si, la tua diversità accoppiata coi miei esperimenti sarebbe stata sufficiente per distinguerti..."

"Gli umani e tutte le cose viventi sono solo cavie per te ? Davvero anche da anima non puoi cambiare ?"

"Hahaha...Kyahaha !"

Come se avesse detto una barzelletta, Hojo rise così forte da sembrare posseduto.

"Heehee, heeheehee. No, non sono cambiato. Sono cambiato molto tempo prima di cadere in questo Flusso Vitale. Non capisci vero ? Ah, questo camice da laboratorio è sulla via..."

Hojo mise le mani sul camice che aveva addosso e lo strappò con forza. L'immagine del suo camice fu spezzata in centinaia di pezzi, volando via selvaggiamente come piume, smascherando il corpo di carne che si nascondeva al di sotto.

"...!"

Aerith ansimò. Il corpo che aveva davanti non era umano ma era composto da cellule di Jenova, uno spettacolo che aveva visto tante volte. Hojo era diventato stanco degli esperimenti sui corpi degli altri e aveva trasformato sè stesso in un soggetto per i suoi corrotti esperimenti.

"Heeheehee. In altre parole, non sono differente da un esemplare ora. Neanche tu hai mai immaginato che sarei potuto cambiare così tanto, non è così ?"

"Che cosa hai fatto...Hai sacrificato la tua umanità, Professore Hojo ? Hai violato la tua anima in modo così grande che non sarai mai capace di tornare al Pianeta..."

"Il Flusso Vitale...il ciclo della vita...il Volere del Pianeta...tutto ciò non è più importante dell'artiglio che mi attanaglia. Cosa è veramente importante per me è capire quanto la scienza può andare avanti nel sorpassare la natura e il sistema del Pianeta. Se posso soddisfare la mia suprema ambizione e insaziabile curiosità allora non ho rimpianti di perdere la mia umanità. Non mi interessa cosa succede al Pianeta finchè ho la prova delle mie teorie riguardo Jenova !"

I pensieri che Hojo espose erano pura follia e non era come la follia che a Dyne serviva per essere intossicato. Diversamente dalle ambizioni del Presidente Shinra, il punto finale dei suoi obiettivi era la distruzione certa. Hojo era come un cadavere vivente. Era diventato uno schiavo della conoscenza, posseduto dalla sua stessa pazzia per la scienza, senza riguardo per la vita o per il suo futuro.

"Ora questo prova di quanto ho sorpassato Gast che era riconosciuto per il suo talento, anche se aveva provato a scappare dalla scienza come un codardo. Se Gast fosse adesso responsabile dello Jenova Project, sicuramente non avrebbe mai raggiunto questo stato...Haha, sì. Il Professore Gast era tuo padre, giusto ?"

"...Papà capì che il Pianeta era molto più importante della scienza."

Aerith vide i ricordi di Tifa e Cloud emergere dal Flusso Vitale quando caddero. Scoprì anche che fu Hojo a sparare a suo padre quando Gast provò a fermarlo dal prenderla come cavia neonata.

"Ha, quello era il limite di Gast. Fermarsi e non fare ciò che rimaneva era una blasfemia per la scienza...Heh, è il momento di fermare il nostro discorso."

Senza dimostrare neanche una piccola parte di colpevolezza, Hojo girò la sua testa nella direzione del Cratere Nord.

"Figlio mio - il sovrano Jenova sta chiamando. Sta chiedendo altra energia vitale Hahaha, dovrei offrire me stesso. Così diventerà uno solo con me, quello che più ha odiato. Sarà la nostra riunione."

Hojo, che aveva assorbito le cellule di Jenova fu portato via esattamente come il Presidente Shinra quella volta. Ridendo felice con pazzia, fu succhiato in direzione della profondità del pozzo.

"Lascia che ti dia un ultimo piccolo avviso, Antico. Non importa cosa farai, è inutile. E' tutto parte del sistema di questo Pianeta. Molte entità estranee sono cadute dal cielo nel ciclo vitale del Pianeta e ora Jenova è lì. Perciò dove vanno le loro anime ? Anche se provi a distruggerlo, non scomparirà mai. Si è fuso con il Mare di Mako, viaggiando attraverso ogni parte del Pianeta grazie al Flusso Vitale. Un giorno, dovrete vivere per forza come parti di Jenova. Hahaha...è solo una questione di quando dovrà succedere."

"Non lascerò mai che accada !"

"Un giorno anche tu capirai. Hahahahaha !"

Lasciando solo la sua risata beffarda, la cosa che era Hojo scomparve dal conscio di Aerith. E così Hojo era diventato un sacrificio per Sephiroth con un'espressione mista tra gioia e follia. Fino all'ultimo momento in cui la sua anima non venne sciupata, non mostrò nessun rimpianto o pudore.

Aerith sapeva che la morte di Hojo significava la fine della Shinra. In quel caso, la battaglia decisiva di Cloud si avvicinava.

Cominciò a correre. Se Hojo poteva morire per supportare Sephiroth allora c'era qualcosa che loro potevano fare per salvare il Pianeta.

Questo era ciò che credeva.


Capitolo 7 ( traduzione a cura di PeaceBringer )


Cloud e i suoi amici sconfissero Sephiroth.

Naufragando nella ferita del Pianeta e assorbendo l'energia Mako, il Sephiroth originale resuscitò con le sue ferite completamente curate. Nella battaglia che si rivelò più tardi il volere che ereditò da Jenova, le sue ambizioni e i forti pensieri che aveva dentro di sè, gli donarono un potere formidabile ma gli umani alla fine riuscirono a distruggerlo. Il corpo fisico di Sephiroth fu distrutto e, pieno di ferite, si ritirò.

Ma solo Cloud sapeva della sua ritirata. Essendo stato esposto alle cellule di Jenova c'erano tracce del conscio di Sephiroth in lui - parte del suo conscio risuonò in lui. Cloud poteva sentire l'esistenza dei suoi resti da qualche parte nel Flusso Vitale, continuando a ostruire Holy perfino adesso.

Facendo entrare solo il suo conscio nel Mare di Mako, Cloud andò al suo inseguimento. Cavalcando le correnti, il suo antico nemico lo attendeva. L'anima di Sephiroth non era stata ancora distrutta ed era ancora un problema per il Pianeta.

Nel mondo dell'energia conscia le loro spade si urtarono non appena si confrontarono. Sephiroth, il più forte SOLDIER e la persona più ammirata, puntò la sua spada verso Cloud come un raggio di luce. Ma Cloud non aveva paura. Credendo che avrebbe vinto, Sephiroth alzò la sua lunga spada per il suo prossimo attacco e in quell'istante Cloud sguinzagliò contro di lui tutta l'energia che possedeva. La sua grande spada squarciò il corpo di Sephiroth durante quella breve opportunità. Il suo attacco aprì un'altra possibilità di colpire Sephiroth. Era un' infermabile tempesta di colpi - quindici inevitabili attacchi, uno dopo l'altro, colpirono Sephiroth.

Il folle angelo sorrise arditamente. Ma i danni che aveva erano molti di più di quelli che poteva sopportare e il suo corpo spirituale iniziò a collassare, prese a ridere. Raggi di luce scaturirono dall'interno del suo corpo come se lo stessero tagliando. Sephiroth era distrutto. L'incubo di Cloud che continuava da cinque anni da Nibelheim finalmente finì.

Holy, che non era più ostruita, immediatamente entrò in azione.

Questa volta Cloud si era separato dal suo corpo ed era adesso in uno stato di coma, ma nell'abisso del mondo di Mako vide una mano pronta a guidarlo. Era bianca e delicata - gli ricordò la mano che gli diede un fiore a Midgar. Inconsciamente, allungò la sua mano.

Il suo conscio tornò nel corpo. La mano di Tifa lo afferrò non appena il terreno al dì sotto si distrusse.

Se la mano non fosse stata lì a guidarlo sarebbe stato nelle profondità degli inferi in quel momento. Era un tempismo perfetto. Cloud capì che era stato salvato.

Ma era troppo tardi.

Midgar stava per essere il punto d'impatto della Meteor dal cielo ed era già troppo vicina al suolo. La forza gravitazionale tra il Pianeta e la gigantesca meteora mescolò un uragano che rivoltò la piattaforma della città superiore. Come risultato, l'energia di Holy che era tesa tra il Pianeta e il meteorite aumentò il potere distruttivo tra i due anzichè avere l'effetto dovuto.

A questo punto, i cittadini di Midgar si rifugiavano nei bassifondi. Il Pianeta sarebbe stato danneggiato così grandemente che sarebbe stato oltre ogni cura. Il piano di Sephiroth era stato fermato, ma tutti sapevano che il peggio stava per venire.

Il Pianeta stava incontrando la sua fine.

"Prestatemi il vostro potere, tutti !"

Aerith piangeva. Le onde dei suoi pensieri si espandevano attraverso il Mare di Mako. Portate dal Flusso Vitale, si sparsero attraverso tutto il Pianeta.

"Non posso fare questo da sola. Proteggiamo tutti il Pianeta !"

Il pianto dell'ultimo Cetra scosse le innumerevoli coscienze che aveva risvegliato durante il suo viaggio. Il conscio dell'intero Pianeta si era risvegliato. Certo, tra loro c'erano anche le coscienze di quelli che erano sospesi per la loro espiazione. Con il loro volere combinato insieme, riuscirono a prendere controllo dell'enorme energia del Pianeta.

"Stavo aspettando questo ! Fondiamoci e colpiamo la meteora con un colpo !"

"E' il turno della Divisione del Flusso Vitale di Avalanche ! Ora che Barret non è qui, sono il capo !"

"Nooo ! Volevo provare ad essere io il capo ! E' scorretto, Mr. Wedge !"

"Voi ragazzi non siete mai seri anche se siete compagni di Barret. Prendiamola seriamente e facciamolo per Marlene."

Sotto il loro comando, innumerevoli correnti di luce apparvero sulla superficie, intrecciandosi al Flusso Vitale. Coprendo il Pianeta proteggendolo come una rete, si insinuarono sotto Meteor e spinsero violentemente l'ariete verso lo spazio. Il movimento della luce era come una valchiria che comandava il suo esercito immortale, cavalcando attraverso i cieli.

"Hey Aerith, hai visto Cloud finirlo ?"

Zack guidò la sua energia in una seconda onda e Meteor fu gettata indietro perdendo le forze. "Quella era una delle mie tecniche. Non ti affascina di nuovo ?"

Con abbastanza spazio, Holy ora iniziava a prendere effetto. Come una barriera, le parti di Meteor che venivano in contatto con essa venivano corrose in polvere e venivano rilasciate nello spazio. La Meteor non era più un problema per il Pianeta e adesso stava solo aspettando di essere distrutta.

Il Pianeta era sfuggito alla sua distruzione.

I pensieri di Aerith furono liberati.

A bordo dell'Highwind, Cloud li vide. Così fece Tifa, Barret e gli altri. Videro il sorriso di Aerith che non aveva mai lasciato i loro ricordi, apparve nel Flusso Vitale e scomparve dolcemente tornando infine al Pianeta.

Non appena il tempo iniziò a passare, la loro tristezza si rimarginò un pò.

E così, la vita che il Pianeta aveva creato continuò.

Continuò nella nascita di una nuova era...

Fine


Edited by Selhin - 29/1/2010, 12:26
 
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.:Aerith Gainsborough:.
view post Posted on 26/4/2009, 19:11




No non ci posso credere, mi sono commossa davvero-
E' bellissimo, verissimo in ogni attimo!ç__ç
Io davvero sono senza parole, questa è davvero Aerith, questo è davvero il loro amore.
 
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Selhin
view post Posted on 26/4/2009, 19:44




Oh cielo che bello *_*
Sono davvero contenta che tu abbia accettao questa cosa Lixi-chan...così anche io ci capirò qualcosa!!! *_*
E' così commovente solo che il prologo ç_ç
 
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(¯`†Sasuke†´¯)
view post Posted on 29/4/2009, 06:49




bellissimo!!!!!!!!!!!!!*.* non vedo l'ora di leggere il resto!!!!!>.< sei bravissima!!!davvero!!! ^_^
 
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yuna800
view post Posted on 29/4/2009, 09:37




lo so che potrebbe essere una scemata ma già mi stavo mettendo a piangere T^T
Dico sul serio è veramente molto bella :wub: :wub:
Aspetto già con impazienza i prossimi capitoli x3

Edited by yuna800 - 12/5/2009, 07:59
 
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Clerith
view post Posted on 29/4/2009, 15:31




Oggi pomeriggio non devo studiare per il compito di matematica rinviato a dopo il ponte XD quindi cercherò di tradurre il più possibile, se riesco a finire un capitolo lo posto!!
 
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yuna800
view post Posted on 29/4/2009, 16:43




Wiii x3 x3
ma lo sai che ti lovvo XD :wub: ?

Edited by yuna800 - 12/5/2009, 07:58
 
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.:Aerith Gainsborough:.
view post Posted on 29/4/2009, 20:47




CITAZIONE
lo so ke potrebbe essere una scemata ma già mi stavo mettendo a piangere T^T

Cara non sie la sola, giuroç__ç
 
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(¯`†Sasuke†´¯)
view post Posted on 30/4/2009, 07:11




CITAZIONE
Oggi pomeriggio non devo studiare per il compito di matematica rinviato a dopo il ponte XD quindi cercherò di tradurre il più possibile, se riesco a finire un capitolo lo posto!!

non preoccuparti!!fai con calma!!!*.*
 
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Clerith
view post Posted on 15/5/2009, 20:01




Aggiornato con il Capitolo 1

Finalmente ragasse ci sono riuscita, ora non so quando riuscirò a postare il prossimo spero presto, ma con l'esame non so dove troverò il tempo.
Cmq intanto spero vi piaccia questo e mi raccomando preparate i fazzoletti che se avete pianto per il prologo quetso capitolo vi annienta.
 
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Taiga Aisaka
view post Posted on 15/5/2009, 20:30




Innanzitutto i miei più sentiti complimenti a Clerith per la bravura e la pazienza che ha avuto nel tradurre la novel: davvero, sei stata bravissima! **

Poi passo alla novel.
Devo dire che con questo racconto sto apprezzando molto di più Aerith! Mi piace come pensa in quel mare caotico di coscienze sparse e mi trasmette molta tenerezza quando pensa alle persone a cui vuole bene, anche quando parla di Cloud (bakamono u_u).
La prima parte del capitolo mi ha resa triste, però la seconda parte, quella in cui lei prova a sorridere e a cercare quel qualcosa che ha ancora da fare, mi ha fatto sorridere.



Aerith sembra Casper con le sue faccende in sospeso XD
 
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Clerith
view post Posted on 15/5/2009, 20:41




Shiiii Aerith piccola Casper XD

>/////< *Clerith rossa per i complimenti XD*

Sono contenta che ti faccia apprezzare di più Aerith questa storia è davvero molto bella secondo me e merita di essere tradotta XD Poi andando avanti comparirà anche Zack vedrai ^_^ (è troppo puccio lui *w*)
 
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Taiga Aisaka
view post Posted on 15/5/2009, 20:46




Te li meriti ^^

Io resto sempre dell'opinione che tutti i Case dovevano essere scritti in maniera migliore, perché sono un po' banali ._.
Fortunatamente, però, sono dotata di fantasia e tutto mi riesce immaginarmelo benino XD
Zack, ammore **
 
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yuna800
view post Posted on 15/5/2009, 20:50




OMG ti giuro Clerith è una cosa troppo indescrivibile da dire o.0(super,iper,ultra awesome x3)
Mi chiedo ancora come cavolo fai a tradurre un testo così complesso o.o
(a volte ho dovuto rileggerlo perchè non connettevo muahaha XD)
apparte questo:Clerith ma lo sai che ti amo XD :asd: ?Non vedo l'ora che prosegui con i prossimi capitoli (hihihi soprattutto per Zack :shifty: ) hihi e poi lo sapevo:Aerith ama Clouduccio e non Zack wiii x333

p.s:Aeris come Casper:muahahh troppo forte (ti lancio un guantone da baseball XD)
 
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Clerith
view post Posted on 15/5/2009, 21:10




>//////< grassie *Clerith tutta rossa*

Il testo di per se cmq non è difficile sono difficili le parti in cui parla di tutti i casini del Lifestream @.@
 
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65 replies since 26/4/2009, 18:39   5796 views
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